L’Accademia del Profumo mi invita in giuria per votare le nomination per il profumo dell’anno in ciascuna di queste categorie: miglior prodotto made in Italy, miglior prodotto di nicchia, miglior packaging, migliore comunicazione.
Felice e onorata, mi sento come un membro della Academy Award e appena entro all’Accademia i concorrenti sono già pronti come sul red carpet per farsi annusare. Fanno bella mostra di sé, nei flaconi in posa per noi giurati, con look che vanno dall’elegante, classico – tradizionale, all’outfit più innovativo, coloratissimo ed ergonomico.
A contendersi il voto ci sono mostri sacri e nuovi talenti. Eccomi armata di mouilette, pazienza e fazzoletto. Spruzzo profumo e annuso e annuso ancora.
Ogni volta penso al naso, al fragrance designer che come un regista ha fatto il casting di essenze e molecole, ha scelto le note protagoniste e le non protagoniste. Ha deciso l’entrata in scena di ciascuna, le ha fatte dialogare oppure ne ha esaltato il monologo. Ha scelto luci, scene, azioni, tutto per regalare un’emozione.
Bravi davvero i creatori di fragranze a comporre creazioni evanescenti che restano solo nella memoria.
La scelta dei migliori è dura ma alla fine arrivo alla decisione, il voto è stabilito.
And the winner is… lo sapremo il 17 dicembre.
Anche io.